
Riprende stamane davanti alla decima sezione penale del Tribunale di Roma (presidente Luigi Fiasconaro) il processo Gea, nel quale sono imputati Luciano e Alessandro Moggi, Davide Lippi, Franco Zavaglia, Pasquale Gallo e Francesco Ceravolo per associazione a delinquere finalizzata all'illecita concorrenza. Saranno ascoltate in aula le registrazioni telefoniche fatte dall’ex procuratore Stefano Antonelli (da questa stagione direttore generale del Torino) delle telefonate con Manuele Blasi, attuale centrocampista del Napoli, e con suo padre, dalle quali dovrebbero risultare le pressioni subite perché il calciatore cambiasse agente. Prevista anche la testimonianza del padre di Fabio Gatti, ex mediano del Napoli attualmente in forza al Modena, già sentito a Roma. Il caso Blasi, che ovviamente non riguarda il club di De Laurentiis, è scoppiato quattro anni fa, quando il centrocampista giocava nella Juve ed era in odore di convocazione per la Nazionale di Lippi. Il procuratore Antonelli registrò alcune telefonate con Blasi e poi le consegnò ai carabinieri, denunciando che il suo assistito aveva subìto pressioni per passare nella scuderia della Gea diretta da Alessandro Moggi, figlio del dg della Juve. Secondo quando dichiarato da Antonelli -uno dei maggiori accusatori di Moggi e della Gea- il giocatore avrebbe ricevuto anche da parte di Lippi l’invito a cambiare procuratore, affidandosi a suo figlio Davide, tuttora agente del centrocampista ceduto nella scorsa estate dalla Juve in comproprietà al Napoli. Su questo argomento Blasi venne ascoltato due anni fa, quando scoppiò Calciopoli, dai magistrati della Procura di Roma. Nella precedente udienza l’ex ds della Roma, Franco Baldini, attuale consulente di Capello in Inghilterra, denunciò al presidente Fiasconaro di essere stato minacciato in aula da Luciano Moggi, che venne ammonito.
FONTE : Il Mattino
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