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domenica 30 marzo 2008
De Laurentiis in pressing su Nilmar
Nilmar, talentuoso attaccante dell’Internacional di Porto Alegre, un’esperienza in Europa, giovanisssimo, con la maglia del Lione, interrotta da un grave infortunio che lo ha costretto a tornare a casa. Ma Nilmar rimane un prospetto molto interessante, ancora giovane, ha qualità nei piedi che possono vantare in pochi e, nonostante un contratto in corso sino al 2011, una gran voglia di tornare in Europa, ancora di più di scoprire l’effetto che fa il calcio italiano.
Siamo riusciti a scambiare quattro chiacchiere con l’uomo che gestisce presente e futuro di Nilmar, Orlando Da Hora, procuratore brasiliano. Insieme a Da Hora c’era anche Antonio Ribeiro, professione imprenditore, professione che comprende anche la proprietà del trentacinque per cento del cartellino del talento brasiliano, un cartellino che vede il quarantacinque per cento di proprietà del club e il restante venticinque di una società, una sorta di multiproprietà che in Brasile è piuttosto diffusa.
Una lunga chiacchierata per scoprire che...: «E’ il Napoli la società italiana che si è fatta viva con noi direttamente per sapere come fare per acquistare Nilmar. C’è stato un contatto diretto e il giocatore ovviamente ne è rimasto molto lusingato. In maniera indiretta abbiamo anche saputo di un interessamento della Roma, ma, ripeto, la squadra che si è fatta viva con maggiore interesse e costanza, è il Napoli. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma è ovvio che per prendere il giocatore il Napoli dovrà mettersi d’accordo con l’Internacional. Per quanto ci riguarda siamo pronti a fare tutto il possibile per risolvere gli eventuali problemi che dovessero nascere nel corso della trattativa » .
Problemi, nel corso di una trattativa di mercato, quasi sempre vogliono dire soldi: «Il prezzo del cartellino lo farà l’Internacional, ma è chiaro che per quanto ci riguarda siamo pronti a fare la nostra parte. Nilmar vuole venire in Italia e l’idea di andare al Napoli gli piace, sa che lì ci sono tifosi particolari e che il San Paolo è stato lo stadio di Diego Armando Maradona. I problemi fisici, poi, ormai sono quasi del tutto risolti» .
FONTE : Corriere Dello Sport/Goal
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