Televisioni in allarme: Nasce la tv della Lega?

Televisioni in allarme (in parte già sul piede di guerra) sulla legge per la vendita collettiva dei diritti televisivi. Oggi il Consiglio dei ministri varerà la legge Gentiloni-Melandri. Partita chiusa? Probabilmente no.

A preoccupare i gestori due principi fissati dalla nuova legge. Il primo è quello che consente alla Lega l'accesso a tutte le piattaforme trasmissive. In sostanza, con questa normativa i presidenti milanesi, se vorranno, potranno farsi una propria televisione e poi chiedere ai gestori lo spazio per mandare in onda il proprio prodotto. La legge partirà nel 2012. Gli operatori temono che la Lega entri direttamente in concorrenza con loro vendendo pacchetti di partite non messi all'asta, offrendoli per giunta a prezzi stracciati non dovendo fare investimenti infrastrutturali visto che la legge le consente libero accesso alle diverse piattaforme.

Poi c'è la questione della vendita individuale che rischia di rientrare dalla finestra dopo essere stata cacciata dalla porta. Il nodo è contenuto nei commi 4,5,6,7 dell'articolo 4: l'organizzatore dell'evento (cioè le squadre) possono gestire direttamente le riprese, con la Lega che definisce gli i>standard minimi I gestori temono che questa norma li obbligherà a riaprire una trattativa individuale per l'acquisto dei diritti di ripresa (e anche di quelli di archivio, fuori dalla negoziazione collettiva) perchà una cosa è la trasmissione di Juventus-Inter e altra cosa è la trasmissione di Siena- Empoli. E' chiaro, allora, che la partita, chiusa sul fronte calcistico, rischia di venire riaperta su quello strettamente televisivo.

FONTE : goal.com