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sabato 22 dicembre 2007

d.g. Marino: Preoccupiamoci del gruppo, non di Dalla Bona e Calaiò

Il direttore generale del Napoli, Pier Paolo Marino, è intervenuto a Marte Sport Live su Radio Marte: "Quello visto contro la Lazio in Coppa Italia è un Napoli, frutto di una giusta e obbligata rotazione, con l'inserimento di elementi che si sono verificati idonei alla partita ed alcuni arrugginiti dalla scarsa presenza in campionato. Tuttavia, l'intero gruppo si è rivelato all'altezza della situazione, al punto tale da mantenere in bilico la qualificazione al San Paolo.

Segnare un gol in trasferta era il nostro obiettivo; ora abbiamo il 50 di possibilità di passare il turno. Poi, se al ritorno ci sarà il pubblico che merita la partita, le possibilità di qualificarci ai quarti di finale diventano il 70. Ad ogni modo il Napoli non punta a vincere la coppa Italia, ma ad arrivare il più avanti possibile. Si tratta pur sempre di un biettivo di stagione e va perseguito con la massima determinazione. Domenica non ci sarà Novellino sulla panchina del Toro? Beh, a meno che non si nasconda nella cesta.

Scherzi a parte, Novellino vale molto come tecnico, è un irpino come me. Lo ricordo quando giocavamo insieme nei tornei giovanili dalle nostre parti. Si farà sentire la sua presenza anche se non dalla panchina. Ad ogni modo il Napoli gode di ottima salute, sia dal punto di vista tecnico che atletico. I nostri ragazzi ci tengono molto a dimostrare di essere in forma davanti al pubblico del San Paolo; vorrebbero andare in vacanza col cuore leggero e senza preoccupazioni.

Calaiò? La questione la stiamo facendo più grande di quella che è, bisogna preoccuparsi del Napoli, non di Calaiò. Lui è una pedina importante per il futuro, ma dico ai tifosi di stare sereni. La cosa più importante è la maglia. Poi, dopo, magari viene Calaiò: saremo tutti più felici di averlo con noi, ma anche lui deve essere contento di essere con noi.

Al Napoli ci devono essere giocatori col sorriso sulle labbra, senza il broncio per situazioni personali o legate al fatto di giocare o non giocare. Lo stesso Dalla Bona è un elemento importante, ma se giocatori bravi come loro non trovano spazio in questa squadra, dobbiamo essere felici perchè significa che in campo ci vanno giocatori che sono più in forma di loro.

E' normale che vogliano giocare, ma questo vuol dire che i titolari stanno facendo bene e non possono uscire dall'undici titolare. Non si può mica giocare in 14-15. Non dimentichiamo che ora ci sarà uno tra Bogliacino e Hamsyk che ora andrà in panchina. Se vogliamo arrivare dove il pubblico di Napoli merita anche in futuro dobbiamo sperare di avere giocatori importanti che si rammaricano di non giocare. Quello sarà il termometro di quanto vale il Napoli ogni domenica.

Il mio telefono non squilla per le richieste dei nostri talenti; le altre squadre sanno già che noi non cediamo i pezzi pregiati".

FONTE : napolimagazine

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