WEB-TV NAPOLISTREAMING

mercoledì 4 giugno 2008

Cassano, prime bizze Donadoni lo frena


Forse la pioggia. O il vento tagliente. C'è chi è più sensibile di altri. Soprattutto chi possiede un carattere levantino come Antonio Cassano, per la prima volta sopra le righe da quanto Roberto Donadoni lo ha riconvocato in Nazionale. Facilmente irritabile, il barese ha dato i primi segni di insofferenza dopo una settimana circa di convenevoli e sorrisini. E' accaduto tutto ieri. Due volte durante la partitella: dopo un'entrata corretta di Chiellini, mandato subito a quel paese con la consueta gestualità plateale, poi in seguito a un brutto fallo su Barzagli. Entrambe le volte il c.t. lo ha richiamato con fermezza invitandolo al silenzio. Le proteste di Antonio sono proseguite negli spogliatoi, ma anche in questo caso Donadoni è riuscito a limitare i danni.

EQUILIBRIO - Cassano conferma quindi una debolezza innata: l'incapacità di controllarsi o quantomeno di mantenere un equilibrio; qualità fondamentale quando si deve convivere in un lungo ritiro. Soprattutto perché la reazione nei confronti di Chiellini, accusato di voler fare del male, è apparsa fuori luogo e destabilizzante per il difensore juventino, già con il morale a pezzi dopo l'incidente con Cannavaro. L'ultima volta che Cassano ha vissuto un ritiro è stato nel 2004 con Trapattoni nel triste Europeo portoghese. Poi sporadiche presenze, fino all'ultima del settembre 2006 a Parigi con la Francia che ci sconfisse 3-1 a Saint Denis. In entrambi i casi fu accolto dai c.t. alla stregua di un salvatore della patria. E forse così si deve essere sentito allorché Donadoni lo ha inserito nella lista ufficiale poi presentata all'Uefa.

I DUE ANTONIO - Sorriso guascone, a Coverciano è apparso controllato e disponibile; convinto di essere ancora l'uomo del giorno su cui puntare. Ma forse la decisione del c.t. di schierare subito con il Belgio l'altro Antonio (Di Natale), facendogli giocare uno spezzone della ripresa, gli ha lasciato l'amaro in bocca. Ancora di più quando il tornante ha segnato due splendidi gol. Prestazione che è piaciuta a Donadoni che lunedì a Casa Azzurri ha preferito dedicare spazio all'udinese, piuttosto che parlare della convivenza fra Del Piero e Cassano.

CHANCE - I detrattori del barese già storcono il naso, sostenendo la tesi del "era già tutto previsto" o dell'"Inzaghi sarebbe stato meglio". Roberto Donadoni con una mossa rischiosa è andato diritto per la sua strada concedendogli una nuova chance. Ad Antonio, la cui classe non si discute, non resta che fare "refresh" e, soprattutto, accettare due regole: disponibilità e rispetto.

FONTE : gazzetta.it

Nessun commento:

E consigliato per la corretta visualizazzione del blog il browser Firefox