"Il tempo è galantuomo...". Pierpaolo Marino ripassa mentalmente i giorni, le ore, i minuti del momento più delicato del suo Napoli. Dal quale gli azzurri sono riusciti a ripartire con tutta la forza e l'argento vivo di cui è capace questa squadra. Giovane, sbarazzina, frizzante ma anche orgogliosa quando c'è da metterci il muso. Il Direttore Generale non a caso smeriglia qualche nome per battezzare la vittoria di Livorno.
"Complimenti a Calaiò certo, ma anche a Sosa, a Montervino. E a tutti quelli che non sono spesso sotto la luce dei riflettori ma che con un lavoro certosino e duro hanno portato il Napoli dall'inferno della C al Paradiso attuale. Io non dimentico, il tempo galantuomo ha ridato al gruppo storico la giusta gioia. Ritengo che questa sia una vittoria della vecchia guardia, dello spirito che ha animato sempre la squadra in questi anni. Oggi era una gara fondamentale, io l'ho definita alla stregua di un bivio cruciale. A Livorno si poteva anche scivolare, in caso di risultato negativo, in un anfratto della classifica che non ci appartiene nè per valori tecnici, nè per espressione caratteriale.
"Sono contento per Calaiò -.prosegue il Direttore Generale - lui è stato il bomber della risalita ed ha riscosso quanto di buono ha saputo fare. Emanuele è stato preservato e consigliato bene anche da noi. Ci siamo parlati più volte. Ed oggi è stato ripagato per il suo comprtamento esemplare con una splendida doppietta. Ma ripeto: ringrazio tutta la vecchia guardia. Quelli che lottando e sudando per la maglia hanno portato Napoli dalla C alla A. Oggi poteva segnare anche Sosa se Amelia non avesse fatto due prodezze strepitose. Il Napoli ha una squadra giovane, certo, ma è formata anche da uomini di spessore che stanno dimostrando che in serie A non sono di passaggio ma meritano di starci in pianta stabile. E' giusto che questo lo si dica chiaramente...".
FONTE : sscn.it
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