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lunedì 28 gennaio 2008

Napoli inguardabile!

Cagliari – Stadio S.Elia, la tana di un Cagliari ultimo in classifica e capace ci confezionare fino a ieri solo due vittorie, una contro il Napoli nella prima del girone di andata. Ma quello era un Napoli che aveva mal impattato con l’emozione della prima al S. Paolo. Tutti, addetti ai lavori compresi, si aspettavano il riscatto del Napoli, su un campo che è stato terra di conquista per molte formazioni di serie A.

La squadra partenopea aveva dalla sua, maggiore spessore tecnico e una situazione in classifica che permetteva di giocare la gara con più scioltezza. Il Napoli che va in campo, invece, sembra una squadra contratta incapace di fare gioco, soprattutto nel primo tempo, e che subisce, a tratti, le giocate dei sardi. Il primo tempo finisce giustamente 0-0, con qualche buono spunto di Lavezzi e una gran palla gol servita all’argentino sui piedi di Hamsyk, che però non concretizza a due passi dal portiere cagliaritano.

La ripresa si apri con un Napoli che sembra più padrone del campo, il Cagliari non riesce ad imporre il suo gioco e la squadra guidata in panchina da Viviani, il secondo di Reja squalificato e in tribuna, sembra avere il predominio del gioco ed infatti al cinquantasettesimo gli sforzi vengono premiati, assisti di Bogliacino e gol ancora di Hamsyk, divenuto negli ultimi tempi l’attaccante più prolifico dei partenopei.

Dal gol in poi, però, la squadra azzurra cala sempre di più, il Cagliari ci crede e inserisce Foggia sulla fascia destra, che diventa devastante. Il Napoli è schiacciato in difesa e pochissime volte riesce a ripartire in contropiede, sciupando tra l’altro anche quelle rare occasioni, i difensori si limitano a spazzare via alla cieca, consegnando in questo modo palla agli avversari che ripartono.

I rossoblu sono sugli scudi e giocano in scioltezza cogliendo ben tre legni e rendendosi protagonisti in molte occasioni, la fortuna sembra aiutare il Napoli che però non esce mai dalla sua trequarti. Manca un minuto e mezzo alla fine del recupero concesso dall’arbitro, ed è a questo punto che va in scena la “tragedia” per il Napoli. E’ il minuto novantatre, quando Jeda viene lasciato libero di tirare da fuori area, Gianello, ottima la sua prestazione, riesce a parare ma i difensori partenopei sono lenti sulla ribattuta intercettata da Matri che firma l’1-1.

Il pareggio è meritato da parte della squadra di casa, che però non si accontenta e spinge sull’acceleratore, Foggia si quadra una punizione sulla destra, mette in mezzo e Conti svetta più alto di tutti nell’ultimo minuto di recupero, firmando il gol del 2-1. Il Napoli ne esce sconfitto e mortificato da questa trasferta, che ha messo in luce una involuzione di gioco da parte dei partenopei, incapaci di avere quella brillantezza in contropiede mostrata sino ad ora.

Certo la difesa era in emergenza, dato che anche Cupi è dovuto uscire durante la partita per infortunio, ma certo prendere due gol in due minuti è un segnale allarmante. C’è bisogno di provvedimenti, magari di qualche giorno di ritiro che non farebbero male.

FONTE : Corriere Dello Sport

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