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giovedì 20 dicembre 2007

Omicidio Sandri: scontro sul proiettile

AREZZO - Il proiettile che uc­cise Gabriele Sandri l' 11 no­vembre scorso nell'area di ser­vizio di Badia al Pino non avrebbe subito deviazioni pri­ma di colpire il giovane. A que­sto sarebbe giunta la perizia chimica effettuata su richiesta del perito balistico nominato dal pm Giuseppe Ledda al pro­fessor Domenico Compagnini. La notizia è stata confermata dai legali della famiglia San­dri, gli avvocati Michele Mo­naco e Luigi Conti. «Il proietti­le non ha subito deviazioni ­spiega Conti - visto che non so­no state trovate molecole ri­conducibili a reti metalliche, vetri o pietre». Nessuna confer­ma arriva, invece, dal profes­sor Compagnini. C’è poi una seconda posizione, opposta alla prima: «È una fan­tasia. Quella depositata dagli esperti del Cnr di Roma è un esame parziale con osserva­zioni al microscopio perchè la perizia balistica del professor Domenico Compagnini sarà depositata solo a fine febbra­io, e c'è sostanza estranea » .

Così replica Gianpiero Renzo, uno dei legali di Luigi Spacca­rotella, l'agente della polstra­da accusato dell'omicidio del giovane tifoso laziale. Intanto i familiari di Sandri in­tervengono sulla vicenda: « Ci aspettiamo ora ancora di più, in base a questi importanti ele­menti, che le responsabilità vengano chiarite e che si pro­ceda con l'omicidio volontario » . Lo ha detto Cri­stiano Sandri, fratello di Ga­briele.

« Non avevamo dubbi, la perizia non fa che confer­mare quello che già era evi­dente per noi, dopo i sopral­luoghi e l'esame del foro d'en­trata del proiettile nell'auto. Per noi il proiettile non è stato deviato da nulla »
(Corriere dello Sport)

FONTE : calcionapoli1926

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