WEB-TV NAPOLISTREAMING

giovedì 20 dicembre 2007

Nessun riscatto..

ROMA – In un olimpico semivuoto, sia per lo scarso interesse per la Coppa Italia, sia per l’assenza forzata dei tifosi napoletani. Ancora una volta i signori del calcio hanno deciso che la repressione sia il miglior strumento per eliminare i problemi, ma a questo punto pare che tale imposizione serva solo per “aggirare” il problema, senza mai affrontarlo seriamente e cercare di eliminarlo del tutto. Ma questa è un’altra storia.

Doveva essere la serata del riscatto per alcuni calciatori partenopei e per una Lazio che è uscita da tutte le coppe europee, e che fa ancora fatica in campionato trovandosi in una classifica non preventivata ad inizio stagione. Le motivazioni non mancano dunque, soprattutto per un sorvegliato speciale, sia in casa partenopea sia in quella laziale, Emanuele Calaiò. E chi se no.

Un giovane che fino all’anno scorso faceva sognare i tifosi napoletani, con i suoi quattordici gol in campionato, mentre ora viene messo ai margini della squadra ed utilizzato con il contagocce da mister Reja. All’Olimpico di Roma, si ci aspetta un Calaiò che vuole riscattare le opache prestazioni, offerte nei pochi minuti che gli sono stati concessi in campionato, dove ha anteposto quasi sempre la voglia di segnare al bene della squadra.

Ma lui è un attaccante e si sa gli attaccanti, stanno male quando non segnano. L’arciere azzurro ha anche altri motivi per voler fare bene contro la Lazio, che è una delle squadre che si sta interessando a lui e ha sulla sua panchina quel Delio Rossi che tanto stima l’attaccante azzurro. Ti aspetti dunque la prestazione maiuscola, quella che convince il tecnico ad aver completamente sbagliato a non farti giocare, invece ti ritrovi una prestazione normale da sufficienza.

Non è il Calaiò ammirato in serie C1 e in cadetteria, quello era pimpante sempre primo sul pallone abile di testa e letale nelle conclusioni, quello di Coppa è un lontano parente dell’arciere. Poche volte riesce a saltare l’avversario, pochi tiri e nemmeno troppo preoccupanti vengono scagliati verso la porta del giovane Muslera, nemmeno il tandem con Sosa, che tanto aveva fatto bene negli anni passati, riesce a mandare in gol Calaiò.

Aiutato poco, anche da una squadra che non ha fatto un gran gioco e che ha messo in mostra solo un buon inserimento di Dalla Bona che ha portato sull’1-0 il Napoli. Le altre “riserve” escluso Montervino, autore di una buona prova, hanno dimostrato di non essere molto adatti al modulo di gioco di Reja, Rullo veniva saltato sistematicamente sulla fascia di sua competenza e in fase offensiva incideva ben poco, Maldonado a tratti è parso sicuro ma di certo non come i suoi compagni di reparto.

Ma torniamo all’osservato speciale, Emanuele Calaiò. Ad appesantire ancora di più la sua prestazione, si è aggiunta una condizione fisica non al top, dovuta soprattutto ai pochi minuti giocati da inizio stagione, per questo dopo pochi minuti del secondo tempo ha dovuto cedere il campo all’argentino Lavezzi.

Dunque nessun riscatto, anzi, una delusione forse ancor più grande per Calaiò il quale probabilmente chiederà di essere ceduto a gennaio. Certo ci vuole coraggio a privarsi di un giocatore che ha dimostrato di essere un ottimo elemento in passato, ma per il suo bene e per quello del Napoli è meglio far cambiare aria ad Emanuele, magari solo in prestito, in una squadra dove possa dimostrare il suo vero valore e tornare poi a Giugno, all’ombra del golfo per scagliare ancora le sue frecce nei cuori dei tifosi partenopei.
Mencocco Fabio

FONTE : calcionapoli1926

Nessun commento:

E consigliato per la corretta visualizazzione del blog il browser Firefox