E’ diventato un caso spinoso: Edi Reja e il Napoli sono sul punto di lasciarsi, dopo quattro anni di vita in comune e di grossi successi. Le due promozioni consecutive con l’approdo in serie A della squadra azzurra che domenica sera ha conquistato quota 40, sono i titoli di merito del tecnico, ma che probabilmente non avranno nessuna incidenza sulla strada verso il futuro. Ora come ora traspare una volontà specifica da parte del mister, quella di andare via da Napoli da vincitore, malgrado l’orientamento da parte del club di rinnovargli la fiducia per un’altra stagione: il Napoli ha fretta mentre lui è abituato a discutere del futuro soltanto alla fine del campionato, De Laurentiis non aspetterà.
Domenica notte nel dopopartita con il Palermo, la società ha infatti stilato il punto della situazione: «Deve decidere Reja cosa fare, se restare o no alla guida del Napoli. E’ chiaro che saremmo rammaricati se dovesse andare via, ma nello stesso tempo abbiamo anche l’obbligo di guardarci intorno, perché il calcio vive sempre al futuro», il club vuole Reja, ma Reja vuole ancora il Napoli? Sentimenti e volontà contrastanti. Proprio qualche giorno fa, alla vigilia della partita col Palermo, sulla prospettiva di restare alla guida di un Napoli più forte di quattro-cinque calciatori di grande livello, Reja si dichiarò estremamente affascinato dal nuovo progetto. Ora però sembra aver fatto un passo indietro. E’ chiaro tuttavia che sul tappeto ci sono anche altre importanti ragioni: è probabile che nella costruzione del team per il prossimo campionato, l’attuale timoniere azzurro pretenda una partecipazione maggiore e garanzie diverse. E’ anche probabile che alcune ferite non siano del tutto rimarginate, malgrado le attestazioni di stima e di fiducia. La situazione è ora in questi termini: mentre Reja sfoglia la margherita, combattuto tra il sì e il no, il Napoli ha cominciato a guardarsi intorno. Adesso nel totoallenatore in pole position c’è Marco Giampaolo. (ass)
FONTE : leggo
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